La libreria Infinito Cassina: un connubio di arte e funzionalità

Una struttura flessibile, capace di accompagnare l’evoluzione dell’ambiente che la ospita.

Questo è la libreria Infinito Cassina, disegnata nel 1956 da uno degli architetti più apprezzati del panorama italiano, Franco Albini, e progettata per armonizzare all’infinito, proprio come suggerito dal nome, le diverse parti di questo straordinario elemento d’arredo.

Libreria Infinito: l’unione perfetta tra arte e funzionalità

La libreria Infinito si caratterizza per una struttura eccezionalmente leggera, componibile e bifacciale, caratteristiche che la rendono perfetta per una vasta gamma di soluzioni.

È possibile fissarla sia al pavimento che al soffitto e l’altezza dei montanti è regolabile in base alle specifiche esigenze del cliente.

Nonostante sia nata quasi 70 anni fa, l’unicità della libreria Infinito la rende ancora oggi un elemento prezioso per la sua funzionalità, versatilità e per le linee pulite che si adattano con facilità in qualunque tipo di contesto.

Proprio per questo motivo, dal 2008 l’azienda lombarda Cassina ha deciso di realizzarla scegliendo di produrre in serie le varie parti, così da ampliare la gamma di possibili composizioni, per una soluzione di arredo completamente personalizzabile.

Concept Della Libreria Flessibile

Libreria Infinito: caratteristiche tecniche

Come abbiamo già accennato, la libreria Infinito è un sistema modulare composto da una serie di montanti, ante a battente, a ribalta e mensole, che offre superfici di appoggio su 2 lati opposti.

Realizzata in frassino naturale, tinto nero o noce canaletto, si adatta ai diversi stili di arredo impreziosendo l’ambiente che la ospita.

I montanti possono essere fissati a pressione, senza l’uso di tasselli, sia al pavimento che al soffitto, e sono regolabili da un’altezza di 2,68 a 2,9 metri, mentre i ripiani, disponibili con una profondità di 25 cm o 35 cm, possono essere posizionati a piacere grazie alla presenza di una serie di fori.

Franco Albini: il genio della semplicità

Franco Albini (Robbiate, 17 ottobre 1905 – Milano, 1° novembre 1977) è ancora oggi una delle figure di maggior rilievo dell’architettura e del design italiano.

Laureato in architettura al Politecnico di Milano nel 1929, inizia la sua carriera lavorando con lo studio di Ponti e Lancia.

La sua collaborazione con l’azienda Cassina inizia negli anni ’40, con la progettazione di alcune sedute, sodalizio ancora oggi vivo tanto da essere entrato di diritto, come primo architetto italiano, nella collezione I maestri dell’azienda Cassina.

Durante la sua vita professionale Albini ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti, nazionali e internazionali, e ad oggi la sua libreria Infinito è esposta in modo permanente al Design Museum della Triennale di Milano.

Renzo Piano, allievo di Albini, in un’intervista ha affermato di aver imparato più dai silenzi che dalle parole del maestro.

Proprio questa concretezza ci riporta al concetto di semplicità che più si associa alla figura di questo straordinario architetto del XX secolo.

Semplicità che ritroviamo anche nella libreria Infinito, capace di librarsi in aria con leggerezza staccandosi dalla parete.

Un’idea che nei decenni successivi è stata più volte copiata, così come accade con tutte le intuizioni geniali, ma che ancora oggi, grazie allo straordinario lavoro dell’azienda Cassina, preserva la sua unicità.

Il filo conduttore di tutti i suoi progetti, dagli interni privati alle creazioni di industrial design, è sempre stata la semplicità e la purezza delle forme, una coerenza logica che supera il passare del tempo e che rimane sempre attuale.

Quando quasi 70 anni fa Franco Albini e Franca Helg idearono l’innovativa e geniale libreria LB7, non avrebbero potuto immaginare che, ancora oggi, sarebbe stato uno degli elementi di arredo più apprezzati a livello internazionale.

Cassina: un’azienda tra passato e futuro

Il merito è anche dell’azienda Cassina, fondata a Meda nel 1927, e che da sempre unisce a una volontà di ricerca e innovazione costante, l’unicità di un’artigianalità che affonda le sue radici nella tradizione.

É proprio grazie all’intuizione di Cassina di riproporre nel 2008 la creazione di Albini con il nome Infinito 835, per evocare l’infinita possibilità di combinazioni, che ancora oggi questa opera di design accoglie grande successo.

Nonostante lo scorrere del tempo e il cambio di nome, questa libreria conserva ancora la sua anima originaria, un’idea di leggerezza, semplicità e adattabilità, che le permette di funzionare contemporaneamente come libreria o divisorio tra vari ambienti.

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